Le segrete espressioni della materia
Questa esposizione artistica prende spunto da una nostra committenza all’artista Cesare Monaco, il quale ha poi generosamente completato, con questa mostra, un percorso scultoreo facendoci omaggio di una sua importante presenza nella storia della programmazione artistica di Nymphe – Fondazione Castello di Padernello segnandone così il passaggio con una profonda impronta artistica e professionale.
Nell’immaginario scultoreo, Monaco si muove verso un’interpretazione metafisica dei corpi e dei volti, tralasciando volutamente altre ipotesi espressive, figure tecnicamente fisiche o realiste sostituendole a presenze che sembrano quasi sospese nell’inquietudine del quotidiano.
I1 percorso è dunque una scelta dell’artista che dialoga con la sua opera, sentendosi partecipe nell’arte attuale e moderna, pur con i dovuti riferimenti alla scultura classica.
Con la sua opera ha cercato i valori di una sua visione di scultura legandosi idealmente a quel mondo di umori interiori e di segrete espressioni della materia.
Lo spettatore è libero di addentrarsi nel percorso espositivo con l’invito all’ascolto ribadito dall’incontro poetico con ogni opera.
La materia si declina con linguaggi differenti: metaforicamente si frammenta, si moltiplica, si nasconde per un attimo per poi riapparire nella presenza scultorea e materica di un corpo femminile o di un severo busto maschile.
Le opere esposte diventano quindi un linguaggio riproponendo per lo spettatore un ascolto che crea nuove emozioni, nuovi significati.
L’evento segue la linea guida che ci appartiene, indirizzo intrapreso nelle precedenti esposizioni, spaziando dalla pittura de “le stanze del tempo” all’arte sperimentale del Maestro Arno Hammacher, dal fascinoso mondo delle marionette dei Maestri Colla all’ultima (ma solo in ordine temporale) suggestiva rappresentazione “naturale” del compianto Giuliano Mauri.
Apparentemente disomogenee, esse tracciano un percorso che ha comunque un minimo comune denominatore: la capacità di suscitare nel visitatore stimoli ed emozioni tanto da farlo convincere di aver assistito probabilmente a qualcosa di unico e irripetibile.
All’artista Cesare Monaco va il ringraziamento della Fondazione e mio personale, ringraziamento che estendo agli uomini dell’ormai celeberrima ”Officina artistica”, alla Direzione artistica, al Curatore della Mostra, alla BCC di Verolavecchia da sempre partner delle nostre iniziative espositive, ai volontari che con la loro silenziosa opera reggono la gestione logistica del Castello di Padernello e a tutti quelli che hanno reso possibile quello che credo si possa affermare come l’ennesima grande “mancata utopia” e cioè una ormai consolidata reale realtà culturale.
Fondazione Castello di Padernello
Il Presidente
Ignazio Parini