Eroi della fede

UNA FATICA APOSTOLICA

Quando nell’estate del 2019 ebbi il piacere di conoscere personalmente il cardinale Albert Malcom Ranjith Patabendge Don ed ascoltare dalla sua voce il racconto delle molteplici difficoltà che incontravano i cristiani dello Sri Lanka, chiamati ad essere testimoni della fede anche con il sangue, restai profondamente colpito e turbato. Questo incontro ha segnato profondamente anche la realizzazione delle opere in quanto in esse si andava concretizzando l’idea che in contrapposizione ad un’apostasia purtroppo diffusa, il modo migliore di rappresentare gli apostoli di Cristo fosse quello di raffigurarli come eroi della Fede, pur non rinunciando all’apparato simbolico della tradizione.Ho deciso quindi di realizzare le sculture utilizzando l’argilla, il materiale più povero che ci offre la natura, per la sua profonda valenza simbolica: terra che una volta cotta si tramuta in sostanza nobile e duratura. In questi mesi di lavoro segnati anche da eventi tragici come la pandemia, ho maturato la convinzione che le sculture avrebbero dovuto sganciarsi dall’idealizzazione ed umanizzarsi; ho scelto quindi di non abbandonare un linguaggio naturalistico in favore di un’eccessiva stilizzazione, ma di cercare la giusta proporzione fra il vero e l’astrazione dei panneggi. Le figure degli apostoli sono il frutto di una ricerca plastica complessa che spazia dagli studi dal vero con il modello, alla definizione dei panneggi che avvolgono i corpi valorizzandone i movimenti. I volti degli apostoli rivelano il linguaggio dei sentimenti, ritratti dove il dubbio, lo stupore e l’angoscia sono attenuati dalla solennità eroica dei gesti La realizzazione di questo ciclo di sculture è stata molto impegnativa, ma grazie a Monsignor Ivo Panteghini che mi ha sostenuto e guidato con i suoi preziosi consigli, questa esperienza creativa si è rivelata un’occasione di riflessione e crescita interiore, oltre che professionale.

Brescia 18 Ottobre 2020. Cesare Monaco

“La vostra arte è proprio quella
di carpire dal cielo dello spirito
i suoi tesori e rivestirli di parola”

(Dal discorso di Paolo VI agli artisti nella Cappella Sistina, 7 maggio 1964)